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Heavy Metal

Iron Maiden – I miei compagni di viaggio

today8 Maggio 2023 169

Sfondo
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Gli Iron Maiden sono una band che non ha bisogno di preamboli particolari ne di presentazioni. Sono stati per tantissimi metallari la colonna sonora di oltre mezza vita, i portabandiera della NWOBHM. Quanti di noi hanno le loro canzoni come sottofondo di particolari situazioni o ricordi? Siamo in tantissimi. Potremmo quasi scriverci un libro, lo abbiamo pensato tutti almeno una volta… ma c’è chi lo ha fatto veramente! Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta.

IRON MAIDEN, LE EMOZIONI VENGONO FUORI

Era un tranquillo pomeriggio di inizio Aprile, stavo preparando delle grafiche per la nostra potente Web Radio quando vengo interrotto da una notifica dalla mia mail radiofonica. Era un tal Davide Miotto, che gentilmente mi comunicava di avere scritto un libro sugli Iron Maiden. Giusto in quel periodo avevo fatto uscire un articolo sulla loro data di Torino del 1986 che potete leggere QUI. In questo scritto ho voluto ricordare la prestazione degli WASP, band di supporto ai 5 metallari inglesi.

Probabilmente l’articolo ha colpito nel segno il buon Davide, resosi conto che in quella data ero tra i presenti al concerto, e ha avuto la gentilezza di contattarmi per pubblicizzare il suo libro. Un rapido scambio di messaggi entusiasti ed ecco che ci siamo scambiati i numeri, per sentirci più comodamente.

Iron maiden

LA VITA, QUESTA STRADA PIENA DI COINCIDENZE

Voglio assolutamente approfondire. Davide mi scrive che non si tratta di una biografia, che effettivamente abbondano sul mercato. No, lui ha scritto un libro da fan per i fan della band. Che diavolo vorrà mai dire? La curiosità era molta, perché sono quei temi dove il rischio di scrivere una sequenza di banalità è molto alto. Inizio a sentirmi con Davide, scoprendo subito che abita a Moncalieri, paese a pochi chilometri da dove vivo io! Incredibile, che coincidenza ho pensato.

I problemi di lavoro ed impegni ci hanno impedito di trovarci per una consegna brevi mano, ma Davide mi ha fatto recapitare il libro a casa in pochi giorni. Scarto avidamente il pacco e mi trovo tra le mani un libro molto ben confezionato, con materiali di qualità, a partire dalla copertina, che ha un feeling al tatto quasi gommato. Apro il libro e mi trovo una bellissima dedica sulla prima pagina del medesimo: non si poteva cominciare meglio.

iron maiden

Le coincidenze non finiscono qui, perché poco tempo dopo Davide mi scrive “Sai che abbiamo un amico in comune? Andrea Ungaro”. Cado dalla sedia. Andrea è uno dei miei più grandi e cari amici, conosciuto nel 1995 a militare, dove abbiamo passato ogni giorno fianco a fianco. Incredibile, un perfetto sconosciuto mi scrive e scopro che, oltre ad abitare vicino a me, è amico di infanzia col fratello di Andrea! Scopro che è pure venuto a vedere il nostro giuramento a militare, ed è stato anche lui Bersagliere in quel di Bellinzago qualche anno prima. La vita, una strada decisamente piena di coincidenze, dove in 50 anni ho preso coscienza che in essa le persone destinate ad incontrarsi prima o poi lo faranno.

IRON MAIDEN, I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO

Inizio la lettura e, passata la premessa e il prologo, inizia la lettura vera e propria. Te ne accorgi, perché è come se il libro iniziasse a pulsare. Bastano poche pagine per fugare ogni dubbio sul lavoro in questione. E’ un libro scritto da un FAN, scritto grosso. E’ come avere accesso ad un diario, quelli dove si scrivono le cose intime, le emozioni più profonde. Si parte dagli albori, quel 1985 in cui Davide ebbe la folgorazione, lo stesso anno in cui la ebbi anche io. Leggo avidamente riga dopo riga e sobbalzo a trovare le stesse identiche sensazioni che porto dentro da quegli anni. Dalla vista di quel poster del live del 1986, al cruccio della “paura del no”: Davide ha avuto la mia stessa idea, ma è stato più coscienzioso di me, limitandosi a stare fuori e poi tornare a casa.

Le pagine scorrono veloci, e con esse riaffiorano ricordi. Perché Davide è riuscito in pieno nel suo intento, ovvero risvegliare la memoria dei “vecchi” fan dei Maiden, quelli che son passati decenni e a volte capita che certe immagini, certe emozioni, vengano semplicemente riposte nel baule in soffitta. Davide era li, sul palco a cantare i cori di “Heaven Can Wait”, mentre io ero li sotto a guardare con quella punta di invidia chi era riuscito a salirci lassù.

Si passa dal dolore per la dipartita di Bruce al suo ritorno nello stesso modo in cui lo abbiamo vissuto tutti, con quella punta di rabbia mista a felicità quando nel 1997 abbiamo sentito che capolavoro tirò fuori il combo Dickinson – Smith con “Accident of Birth”. Davide ci coinvolge nei suoi folli viaggi a seguire questa band, che per lui è ben più di una passione. Lo si capisce tra le righe, quando parla dei periodi più scuri della sua vita. Un viaggio sempre con lo sguardo rivolto a quella transenna, che sia essa fisica o figurata, dalla quale partire per un altra folle corsa.

iron maiden

RIFLESSIONI DI MIC DJ

Le coincidenze non esistono. Esistono situazioni, episodi, antefatti che ci portano, nel corso della vita, a conoscere determinate persone. Non tutte quelle che si incrociano, sia ben chiaro. Solo quelle che siamo destinati, in qualche modo, a conoscere. Se non avessi mai accettato, un anno fa, di entrare a far parte di questa stupenda Web Radio, non avrei mai conosciuto Davide, anche se ci siamo girati intorno una vita e frequentato gli stessi locali. Mancava quell’ultima curva, quella dell’episodio chiave: un articolo che ha fatto da ponte.

Sono qui che scrivo, col suo libro di fianco. Nel silenzio della sera sento un battito: è il cuore di questo scritto che batte, alimentato dalla montagna di ricordi e di episodi riportati al suo interno. Scritti senza paura di essere giudicato, esattamente come fosse il diario dei segreti di cui ho accennato prima. Grazie Davide, per averci messo il cuore in queste 160 pagine: non manca attimo che non lo si senta battere.

Vi lascio il link allo STORE DI AMAZON dove poter acquistare il libro, sia in versione fisica che Kindle. Non esitate, perché merita veramente.

Mic DJ vi saluta e vi da appuntamento qui in radio, tra articoli e tanta buona musica. Ora qualche consiglio per voi direttamente da Jolly Roger Radio.

WASP e quel 1986 a Torino

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Scritto da: Mic DJ

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