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Bambole di Pezza

today16 Gennaio 2024 231 3 19

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Bambole di Pezza, quei giochi di una volta relegati oramai ai ricordi dei racconti dei nonni o al mero collezionismo. Ma non solo, vi dico io: è un grande piacere di poter scrivere su un gruppo, in realtà non proprio emergente, ma davvero molto interessante. Abbiamo a che fare, per l’appunto, con un gruppo totalmente al femminile, nato a Milano nel 2002. Andiamo a scoprirli insieme!

BAMBOLE DI PEZZA, FROM MILAN

La band ha debuttato a livello discografico con la Tube Records, con cui pubblicarono il loro primo disco “Crash Me” nel 2002.
Album in puro stile punk “pop” rock, per il quale prendono spunto dal movimento culturale nato a metà degli anni 80 negli Stati Uniti, il “Riot grrrl“. Trattasi di un movimento punk femminista, che impugnava i diritti e l’indipendenza delle donne nella società.
La band in questo periodo sente le influenze di gruppi alternativi quali i Prozac+ e altre band nel panorama del rock alternativo fine anni 90 e inizio anni 2000.

Il 2002 risultò essere un anno molto proficuo, portandole alla ribalta in diverse piattaforme radiofoniche e televisive. Grazie al primo album partì una lunga tournée, che le portò anche a supportare la band spagnola Ska-P e a girare l’Italia e mezza Europa in tournée.

BAMBOLE DI PEZZA

TEMATICHE

Le tematiche erano, e sono, l’indipendenza delle donne, ma anche le violenze su di esse e la parità tra uomo e donna. Il tutto trattato con serietà ma anche con ironia, senza mai perdere il senso profondo dei loro testi. Il gruppo inizialmente era composto da: Morgana Blue alla chitarra; Aika Ceccarelli alla batteria; Dani Piccirillo alla chitarra; Franka Weird al basso e Micky Paiano alla voce.

Galeotto fu il tour come band di apertura degli Ska-P. La grande intesa con Joxemi della band spagnola, portò Micky a vivere in Spagna, dove insieme formarono una nuova formazione, i No Relax. Venne sostituita da Rox Randisi, ma i cambiamenti non finirono qui. Ci fu anche un cambio di etichetta, passanbdo sotto le ali della Alternative Produzioni con cui pubblicarono nel 2004 l’album “Strike”. Si tratta di un lavoro differente dall’album di esordio, registrato praticamente in presa diretta. Questo conferisce al platter, influenzato da un soudn più sixties e proto-punk, un mood più istintivo e diretto.

BAMBOLE DI PEZZA E ROCKGIRLS

Nel 2005 crearono un’ iniziativa molto interessante, organizzando un festival itinerante dal nome Rockgirls. Il festival prevedeva la partecipazione di solo band femminili, con uno spazio dedicato alle associazioni che sostengono le problematiche legate ai disturbi alimentari, quali anoressia nervosa e bulimia, ma soprattutto per la violenza sessuale.

Dal 2005 al 2014 le Bambole di pezza, sembrano sparire dalle scene. Ma eccole riapparire proprio nel 2014, dove per festeggiare i 10 anni dall’uscita del primo album, organizzano una sorta di Reunion. Dico una sorta, perché la band si presentò in una nuova veste, con una nuova formazione. Le storiche Morgana Blue e Dani Piccirillo fanno rinascere il progetto chiamando Cleo (Martina Ungarelli) alla voce, Xin  (Federica Rossi) alla batteria e Kaj (Caterina Dolci) al basso.

Questa nuova formazione portò una ventata di aria fresca, nuove energie e nuovi stimoli.

BAMBOLE DI PEZZA

LA RINASCITA

Per i nuovi progetti bisogna aspettare il Giugno del 2022. Dopo una lunga attesa, e tanto lavoro, esce finalmente il nuovo singolo “Favole”, a cui segue un importante tour in tutta la nazione. Il 25 settembre ritornano a suonare con gli amici Ska-P al Carroponte di Sesto San Giovanni, di fronte ad un numeroso pubblico. Così a Luglio del 2023, viene pubblicato il loro nuovo album dal nome “Dirty”.

Ovviamente, da buone femministe, non poteva mancare il tributo a una donna, all’icona per eccellenza dell’ emancipazione femminile e dell’uguaglianza tra uomo e donna: la grandissima Raffaella Carrà. Così a ottobre esce il singolo “Rumore”, cover in onore dell’ artista scomparsa. A novembre vede la luce un altro singolo dal titolo “Non sei sola”, che vede la partecipazione di un’altra grande artista che ha fatto della lotta sui diritti della donna il punto di forza della sua carriera: parliamo niente di meno che di Jo Squillo.

Poche tracce, ma chiare e ben definite: oltre hai due brani sopra citati l’ album contiene altri interessanti canzoni. Una è “Io non sono come te”, un tuffo nelle sonorità anni 90, dove nel testo è chiara l’intenzione di affermarsi, fregandosene delle congetture e dell’omologazione delle persone.

BAMBOLE DI PEZZA

Poi un grandissimo pezzo, quella “Favole”, meglio conosciuto come (mi hai rotto il caxxo). Una canzone che ha spopolato sui social arrivando a superare le 1,2 milioni di stream su Spotify e oltre 300 mila visualizzazioni su Youtube. Segue poi una song veloce che svolta in chiave horror, la “Freddy Krueger” scritta in onore di questo cult movie. Il testo parla di relazioni tossiche, con qualche pizzico di Salmo che zampetta qui e là nelle casse.

“Libertà” è un pezzo molto più rock, dove è chiaro il significato di scappare dalla città e forse un concetto di fuggire in senso più vasto. Per chiudere ecco arrivare “Dirty Bandidas”, dove si strizza un po’ l’occhio al mercato di oggi, seguendo a tratti le sonorità dei Maneskin.

BAMBOLE DI PEZZA, ULTIMA FATICA

Ma mica è finita! Il 25 Novembre scorso in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, all’Alcatraz di Milano, le nostre paladine hanno presentato il loro ultimo capolavoro: “Contare 0”. La canzone racconta il senso di difficoltà in certe fasi della vita, ove ci si sente di non riuscire a trovare un proprio spazio nella società. Dove ci si sente impauriti nel potere affrontare le sfide e le battaglie quotidiane, con il mondo che cerca di farci sentire come se non si valesse nulla. La canzone parla di questa sensazione di disagio interiore.

RIFLESSIONI ON THE ROCKS

Le Bambole di Pezza sono bambole molto semplici, fatte di materiale spesso povero, buone per sopportare ogni maltrattamento da parte dei bambini più agitati. Ma queste bambole sono praticamente indistruttibili, fatte per durare nel tempo. Come il nome che hanno scelto, queste ragazze milanesi hanno una forza e una grinta che non ha pari. Insomma, se volete divertirvi e scatenarvi andate a un loro concerto, non ne rimarrete delusi.

Brave, belle e pazze, di una simpatia che trasmette gioia ed energia. Speriamo che grazie a questa sorta di rinascita con l’ album “Dirty”, possano non fermarsi più, e arrivare sempre più in alto. Talento ne hanno da vendere e si meritano davvero un gran successo.

In bocca al lupo da parte di Jolly Roger Radio.

Scritto da: Mic DJ

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Commenti post (3)

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  1. Stella il 23 Gennaio 2024

    Bello bello bello. Le conosco molto bene, sono una loro fan sfegatata. È bello da parte vostra dare spazio a gruppi come le bambole di pezza. 100 punti alla radio.
    Tra l altro mi piacerebbe mettermi in contatto con chi ha scritto l’articolo. Anch’io suono in una band e mi piace come scrive. Vorrei se possibile farmi fare un articolo sulla mia band grazie


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