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Mick Mars – The Other Side of Mars

today11 Marzo 2024 394 1 10 4

Sfondo
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Mick Mars è uno di quei nomi che nel mondo del Rock non ha certo bisogno di presentazioni. Dopo una storica carriera con i ”Saints of Los Angeles” ora esce sul mercato con il suo primo album solista. Dj O.F.F. ci guida nei meandri di questo carismatico personaggio. Leggiamo insieme quello che ha da scriverci.

MICK MARS, SPORCATAMENTE TECNICO

Allora, parliamo un po’ di Robert Alan Deal, forse conosciuto per lo più con lo pseudonimo di Mick Mars… si proprio lui! Un chitarrista valente e “sporcatamente tecnico” (passatemi la bruttura lessicale) quanto basta per essere collocato nel Gotha dei più valenti axe man della cultura rock/metal di tutti i tempi. Uno di quegli artisti che sul palco sfoderava grinta e spregiudicatezza, e nella sua vita privata l’ esatto contrario. Silenzioso e dimesso, tanto da darti l’idea di un comune mortale, pur essendo l’interprete delle grintose sonorità di una delle più grandi band Heavy metal statunitensi mai esistite: i  Mötley Crüe.

MICK MARS, FACCIAMO UN BREVE EXCURSUS

Nato nello stato dell’Indiana, è il secondo dei cinque figli di Tina e Frank Deal. Negli anni settanta suonava in vari gruppi blues come i White Horse e gli Spiders and Cowboys, finché, nell’aprile del 1981, si unì al bassista e fondatore Nikki Sixx e al batterista Tommy Lee, raggiunti qualche mese più tardi dal cantante Vince Neil. Il quartetto si diede il nome Mötley Crüe, espressione slang che sta ad indicare una sorta di collante appiccicoso ma tenace, proprio da un’idea dello stesso Mars. La sua vita, così come quella degli altri Crue sarebbe cambiata radicalmente, passando da artisti dell’ underground a rockstar mondiali e acclamate.

Mick non era esente, come ogni rockstar “maledetta”, da una vita di eccessi fatta per lo più di palco e vodka. Ma a differenza dei restanti Crue è sempre rimasto fuori dai tanti gossip che gravitavano attorno alla band. E’ stato sposato ben due volte (fratello sei davvero coraggioso) ed ha avuto due figli: Les Paul e Stormy che lo ha reso nonno di tre nipoti.

Mick Mars

LA MALATTIA

Affetto sin dall’ adolescenza da una malattia degenerativa, la spondilite anchilosante, che consuma le ossa e le vertebre, Mick ha sempre suonato a denti stretti e cazzo dritto, sfornando riff e assoli da pelle d’oca. Note partorite con quella fantasia che, miscelata alla tecnica, è propria dei chitarristi di talento. Del resto io penso che non servano 1000 note al secondo per fare un chitarrista. Piuttosto poche note messe giù con tanto cuore e stomaco, esattamente dove necessarie, tanto da risuonarti nell’anima fino a dilatarti le pupille. Soluzioni dal suono che si rifa’ alle pulsazioni basse di una Harley come in ”Kickstart my Heart”, alle soluzioni truzze di ”Girls Girls Girls”.

E che dire della sognante ”Home Sweet Home”, melense ma… minchia che tiro! Oppure pensiamo alle sonorità struggenti e “strappa mutande” impiegate nelle ballad come ”Without You”, o nei feedback con “armonico” come in ”Dr. Feelgood”. Tutto ciò solo per citare alcune tra le più celebri delle sue ”schitarrate”. Nel 2007 ha anche collaborato alla scrittura di alcuni pezzi con il gruppo Sleaze Metal Crashdïet per il loro album di debutto.

YEARS GONE BY

Ahimè però gli anni passano anche per i miti del rock. Nonostante un miglioramento delle sue condizioni fisiche, dovuto anche ad una serie di terapie mirate ed un intervento operatorio, e dopo un fortunatissimo tour in occasione della Réunion della line up originale dopo l’uscita di John Corabi, i problemi di salute tornano a farsi sentire. Nel 2015 ecco l’annuncio del tour di addio della band, anche se successivamente, nel 2022, vennero meno a tale promessa col tour definito The Stadium Tour con Def Leppard e Joan Jett.

Date che riportano il quartetto in giro per gli States e in Europa, abbandonato poi dallo stesso Mars. La storia recente ci racconta che l’anno scorso partì l’accusa ai suoi compagni di band. Questo per aver fatto di tutto per estrometterlo dalle società che portavano il brand Mötley Crüe, con il chiaro intento di licenziarlo per non essere più in grado di suonare alcune tracce proprio per la sua malattia.

MICK MARS, THE OTHER SIDE OF MARS

Proprio in corrispondenza di questi eventi, un ormai 71enne Mick Mars decide, a discapito del suo stesso stato fisico, di tornare in studio. Alla sua veneranda età, eccolo produrre il suo primo lavoro discografico solista intitolato “The Other Side of Mars”.

VIDEO

Non soggetto a diverse critiche, l’album è uscito ufficialmente il 23 febbraio di quest’anno ed è una vera bomba, a parere mio. Un lavoro denso di sonorità che prescindono solo in parte dal suo passato con i Crue e che ci fa conoscere un nuovo Mick. Un uomo totalmente coinvolto in una personale identità di chitarrista che, seppur attempato, porta innovazioni sostanziali nel suo stile e nella sua attitudine. I brani vedono la collaborazione di Paul Taylor alla seconda chitarra e tastiere, Jacob Bunton agli archi e voce solista, Ray Luzier alle pelli e Chris Collier al basso.

Le aperture sono molteplici. Ovviamente non manca la sua proverbiale grinta sulla sei corde, e ne sono buoni esempi la traccia ”Loyal to the Lie” così come ”Ready to Roll”. Attenzione, questo platter offre anche momenti densi di pathos come in ”Alone” e in ”Undone”, dove le atmosfere sono pregne di sentimento. Rende molto bene anche ”Right Side of Wrong”, dove forse è più presente il retaggio dell’esperienza vissuta con i Crue.

Mick Mars

RIFLESSIONI DI DJ O.F.F.

”The Other Side of Mars” è un disco tutto da ascoltare e apprezzare, nel quale è viva e forte quella voglia di rivalsa. Non solo nei confronti dei suoi ex compagni di band ma anche della sua stessa condizione di vita, tra malattia, divorzi ed eccessi. Un disco nel quale il buon Mick non lesina sulle plettrate, creando un bel mix di comprovata creatività, estro, tecnica ed esperienza.

Vi ringrazio per aver letto questi miei pensieri, un abbraccio a tutti da Dj O.f.f. (Only for Fanatics)! Ci ”ascoltiamo” ovviamente su Jolly Roger Radio. Music is Our Passion!

Scritto da: Dj Jolly Roger

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