Hard Rock

Dirty Honey, il fuoco che arde

today27 Marzo 2023 112

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I Dirty Honey sono una delle più concrete realtà moderne in ambito Hard Rock. Una band che non inventa nulla ma che dai carboni ardenti del genere accende una fiamma viva e luminosa. Possa essa essere il faro per una nuova infornata di gruppi che fanno del rock il loro mantra.

DIRTY HONEY, ROCK AD ALTA GRADAZIONE

Da anni si sente dire “Rock is Dead” e forse per un certo periodo è pure stato così. Non la pensava in questo modo zio Ozzy, che nel 2013 cantava, con i Black Sabbath, “God is Dead”. In realtà sotto le ceneri dei grandi nomi che per anni hanno mantenuto viva la fiamma ardente del rock, ci sono una moltitudine di realtà. Un brulicare di bands che alimentano questo fuoco e che contribuiscono a non farlo spegnere.
E’ il caso dei Dirty honey.

DIRTY HONEY, LA BAND

Dirty Honey

Questi ragazzacci da qualche anno, più precisamente dal 2017, sforna rock ‘n roll ad altissima gradazione. Il gruppo è composto dal singer Marc LaBelle, dal chitarrista John Notto, dal bassista Justin Smolian,  e dal drummer Jaydon Bean. Quattro componenti, pochi fronzoli e tanta sostanza. Nascono con l’idea di ricalcare i fasti di band come Guns ‘n’ Roses e affini, roba forte.

La storia ci racconta che John Notto, dopo essersi trasferito a Los Angeles, decise di formare una sua band.  Dopo un po di tempo, incontra Marc LaBelle, che già cantava con i Ground Zero, e nelle quali fila venne assunto. Nel Frattempo LaBelle e Notto decisero di creare un progetto tutto loro, reclutando Justin Smolian e il batterista Corey Coverstone.

GLI ESORDI

Dopo essersi esibiti in vari pub che proponevano musica e cover rock, i 4 decisero di portare il loro sound nelle strade attraendo in poco tempo diverse centinaia di persone. Epica la loro performance sulla Sunset Strip di Hollywood agli albori della loro carriera.
Cosa permise a questi quattro ragazzi di spiccare il volo? In primis il loro sound, che è un vero e proprio viaggio nel tempo.

Dirty Honey

Alle nostre orecchie arriva un suono nuovo ma familiare, un mix tra le varie ere del rock, con uno stile selvaggio ma allo stesso tempo molto “elegante”. Un Groove che trova le sue radici nel rock 70 e 80, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Gli assoli di Notto si frappongono tra le evoluzioni vocali di LaBelle e la potente sessione ritmica che non da respiro.

DIRTY HONEY E IL SUCCESSO

Emersi grazie a Mark Didia, un veterano dell’ industria musicale, spiccarono letteralmente il volo. Lui divenne loro manager e i ragazzi si ritrovarono quasi subito a fare da apertura per i concerti di Slash nell’autunno 2018 e a realizzare l’Ep “Dirty Honey”, nel quale si trovano due vere hit.

La selvaggia e travolgente “When I’m Gone”, che ti riporta indietro nel tempo per riassaggiare sonorità ormai facenti parte dei cassetti della memoria. Un pezzo di altri tempi che riesce a suonare attuale, una canzone resa grandiosa dall’assolo di Notto.

Dirty Honey

E che dire di “Rolling 7s”, che nonostante sia più morbida ha davvero il sapore di quel rock d’autore. Quei pezzi che ti ricordano i fasti dei grandi nomi che quaranta anni prima hanno popolato e invaso la scena rock.

Seguono poi “Scars”, dove l’incessante drumming si frappone senza mai essere ridondante fra le tessiture di chitarra. “Down the road”, che ti colpisce con il suo gusto classico, e “Break You”, un brano in cui LaBelle spinge sulla voce accompagnata da un autentico muro sonoro.

DUE DATE IN ITALIA

La band si è esibita live nel bel paese poco tempo fa: martedì 14 febbraio 2023 al Legend Club di Milano e mercoledì 15 febbraio al MONK di Roma.

Sul palco sono una macchina da guerra. La qualità è altissima, molto fedeli rispetto al disco, forse anche troppo. Ma dal vivo la botta e il groove sono ancora più d’impatto. In sede live anche il look vuole la sua parte, e la band resta nei sentieri della Sunset Strip più sleaze, senza esagerare con i tocchi moderni, occhiali da sole inclusi.

PENSIERO DI DJ JOLLY ROGER

Insomma la fiamma del rock con i Dirty Honey brucia più che mai, con un mash up di influenze passate e soluzioni moderne che fanno di questa band veri portavoce dell’anima rock nella sua accezione più pura.

Per oggi è tutto, Dj Jolly Roger vi saluta e vi da appuntamento alle dirette live della nostra radio!

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Scritto da: Dj O.F.F.

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