Marco Ruggiero e’ un chitarrista partenopeo, fondatore dei Savior for Anger. Nel suo trascorso ci sono decenni immersi nel panorama Hard & Heavy italiano. Le Queens lo hanno intervistato telefonicamente, ma non poteva venir meno una chiacchierata col sottoscritto. Andiamo a conoscerlo meglio. Press Play on Tape.
MARCO RUGGIERO E L’AMORE PER LA CHITARRA
MDJ – Quando e’ nata la tua passione per la chitarra in generale?
MR – Vengo da una famiglia di musicisti, quindi sin da piccolo ho ascoltato molta musica. Già all’eta’ di 6 anni sono entrato in contatto con vari strumenti musicali fino a quando, a 10 anni, decisi di studiare chitarra.
MDJ – Nel tuo bagaglio musicale prevale sempre un genere decisamente Heavy. Quali sono state le tue prime ispirazioni?
MR – Da ragazzo ho ascoltato molta musica di vari generi. Spaziavo dal pop all’Aor, dalla musica italiana al rock. Poi scoprii l’Heavy Metal anni 70 di band come Iron Maiden, Black Sabbath, Judas Priest, Kiss etc. Col passare degli anni ho scoperto tante bands del genere.
MDJ – Quali sono stati i primissimi gruppi in cui hai suonato?
MR – Da adolescente ho suonato con gli STORMWIND con i quali ho inciso un disco. Poi entrai nei LANDGUARD con i quali ho registrato diversi lavori. Negli anni 90 fondai i NAMELESS CRIME insieme ad amici di Napoli, band con cui ho prodotto tanti CD. Infine creai i SAVIOR FROM ANGER la mia band attuale con cui ho raggiunto i 25 anni di attività proprio quest’anno.
MARCO RUGGIERO E LA SCENA ITALIANA
MDJ – Parlaci della scena musicale Heavy partenopea agli albori del genere in italia.
MR – Bisogna tornare indietro di molti decenni e menzionare molte bands che non esistono più, a parte qualche eccezione. Tutto è iniziato con gruppi come STRYKE, MARSHALL, WIZARD, STAGE, FINGERTIPS, VANADIUM, TRB, MOTHRA, LOADSTAR, HELLS. Poi con il passare degli anni si sono aggiunte altre formazioni di nascita più recente. Ovviamente parlo degli inizi degli anni 90 dove ci siamo noi, ENTROPY, WARDEN, HEIMDALL, VALIANCE , LARSEN e tanti altri. Oggi purtroppo, di tutte queste bands menzionate ne siamo rimaste due o tre al massimo. In compenso però sono nate tante bands della nuova generazione.
VIDEO
MDJ – Hai partecipato anche alla compilation “Nocturnal Symphonies“, uscita nel 1999. Come ricordi quella esperienza?
MR – Eravamo giovani a quei tempi. Ricordo il caro amico Riccardo della Nocturnal Music, nostro discografico a quei tempi e tante bands di amici presenti in quella compilation.
MDJ – Come nacque il progetto Nameless Crime?
MR – Arenato il progetto Landguard sentii l’esigenza di comporre brani più Heavy style. Conobbi degli amici di Napoli che avevano il mio stesso intento e così nacquero i NAMELESS CRIME. Dopo alcuni EP arrivammo al debut album al quale ne seguirono altri.
SAVIOR FROM ANGER
MDJ – Dai Nameless ai Savior from Anger. Parlaci di questo importante passaggio nella tua carriera.
MR – Dopo diversi anni di carriera iniziarono a sorgere le prime divergenze stilistiche all’interno del gruppo sulla strada da seguire e lo stile dei pezzi nuovi. Così decisi di lasciare la band. Anche per causa lavoro fui costretto a trasferirmi a Roma. Fondai i SAVIOR FROM ANGER e iniziai a scrivere del materiale nuovo e cercare musicisti.

MDJ – Con i Savior avete pronto nuovo materiale. Come sono nate le nuove canzoni?
MR – Attualmente siamo in studio per registrare 2 nuovi singoli che usciranno a fine anno, a breve la nostra etichetta discografica farà un comunicato stampa con tutti i dettagli. I brani che sto ‘utilizzando li scrissi nel 2016 quando ero in America, rimasti congelati per un decennio dove ho fermato la band, e ripresi da qualche anno.
MDJ – Hai condiviso il palco con grandi nomi della scena mondiale. Quale ricordi con piu’ emozione?
MR – Ho suonato con molti miei idoli e di tutti conservo bei ricordi, come: Vicious Rumors, Metal Church, Kee Marcello, Anathema, Dark Tranquillity e molti altri
MDJ – Sei su un’isola deserta, ovviamente con solo uno stereo a disposizione. Quale sarebbe l’album che ti porteresti dietro (solo uno!)?
MR – RIOT “THUNDERSTEEL”. E’ un album del quale non si può fare a meno!
Grazie infinite per la spazio che ci avete dedicato
RIFLESSIONI DI MIC DJ
E’ sempre un piacere ed un onore poter intervistare personaggi storici del panorama Rock e Metal nostrano. Marco Ruggiero si è dimostrato una persona squisita, come già dimostrato live. Un uomo umile che ha percorso l’oceano del Metal tricolore. Lo ha fatto sempre con le sue idee sugli scudi e con la passione che lo ha sempre contraddistinto.
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